Quando pressano lacrime che non riescono ad emergere, odori
e tenerezze di quand’eri piccolo ti tormentano e consolano insieme.
Il cuore che si stringe per una parola brusca, il cuore che
si apre per una mano forte che ti fa attraversare.
Anche oggi, come i piccoli, mi affretto in fondo alla
strada, dove un sole radente accarezza l’asfalto.
Nessun’auto in movimento, sfido fotofobia e ridicolo.
Mi fermo là in mezzo col viso rivolto al cielo, le maniche
del cappotto sollevate al gomito e la ventiquattrore a terra.
Mi sazio con tutta la luce che questi piccoli lembi di pelle
riesce a scaldare, riprendo la ventiquattrore e di nuovo posso respirare.
quando stai male
RispondiEliminaDolore
RispondiEliminaContorcersi
Di foglie
Stupite
Dall’abbraccio
Del vento