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mercoledì 31 ottobre 2012

arrivederci


Stamattina mi dimettono, ma dico arrivederci perché sono sicuro di ritornare.
L'intervento è andato bene e confidiamo in un buon recupero.
Me ne torno a casa, così come ci torna il mio compagno di stanza e ci sono tornati i precedenti.
Loro ed io con loro rappresentiamo un'umanità particolare.
Quella razza che ha bisogno degli altri.
Alcuni fortunati come me, accudito da papà,moglie e sorella e confortato dagli amici, altri meno fortunati pur se a casa hanno una Ferrari.
Quasi tutti più anziani di me, alcuni coi figli presenti, altri coi figli lontani o distratti. 
Non giudichiamo nessuno, che poi non sempre è vero che si raccoglie ciò che si è seminato.
Alcuni di noi ritroveranno a casa prepotenti ragazzini pieni di vita, altri troveranno mogli e mariti bloccati da anni per un incidente od una malattia, altri, ed è il peggio, troveranno il silenzio.
A volte posso aver fatto un po' di retorica sulla figura del compagno di stanza, ma è vero che la sera, quando le luci dell'ospedale si spengono, con te può esserci anche la più simpatica e graziosa badante del mondo, ma c'è rimasto soltanto lui che può comprenderti davvero, quello del letto accanto.


shock traumatico 
ritorno a casa

giovedì 25 ottobre 2012

Per Fortuna

Abbiamo detto che quando vieni operato d'urgenza non hai tempo di avere paura.

Diverso è il discorso quando non c'è urgenza, non hai sintomi e ti rinviano pure ad una data successiva dopo che eri riuscito a rimanere in apnea per un paio di mesi.
Comunque domani dovrebbe essere il giorno giusto per il terzo intervento annuale (così chiudiamo il quadrimestre).

Si tratta di sostituire un tratto di arteria  dietro il ginocchio destro, la quale presenta un aneurisma che tende ad allargarsi, con un tratto di vena che mi tolgono da un'altra parte della stessa gamba (innesto autologo).
Dopo potrò fare a meno dei fastidiosi farmaci che assumo da mesi.

Per i chirurghi sarà pure un'operazione di routine, ma io un po' di tremarella ce l'ho, anche se sono curioso di conoscere nuovi "compagni di stanza".

In ogni caso per fortuna:

1) l'ischemia acuta ci ha fatto scoprire la malformazione (sennò sarebbe ancora in agguato)

2) l'unica causa dei trombi alla gamba è la malformazione suddetta e non vi sono fattori sistemici

3) l'aneurisma (lui medesimo) è collocata nell'arteria poplitea e non in posti tipo aorta, cervello etc.

Viva la vita!
(vado a rimettere la maschera)


piacere e paura
un granello di sangue

mercoledì 10 ottobre 2012

Ancora Un Anno

Dopodomani mi ricovero per un nuovo intervento, il terzo in 12 mesi, conseguente a quello dell'ottobre scorso (*).

Proprio un anno fa in ospedale, se ne andava il mio compagno di stanza signor Franco (*).
Mi avevano colpito, dopo la drammatica nottata, la compostezza e la dignità della moglie e delle figlie.

Ero rimasto attonito quando la signora, in attesa davanti alla porta, ancora chiusa per poter staccare le apparecchiature, mi aveva chiesto scusa per aver causato quella confusione, per il disagio che mi aveva arrecato,

Sono parole che spesso mi ritornano in mente.

E allora penso che siamo davvero un prodigio, che la vita è più forte di qualsiasi altra cosa!

E che, se pur la morte è paurosamente definitiva, molto più terribilmente prodigiosa è, in quelli che restano, la forza di andare avanti.


poveri resti