Se non sbaglio, domani ci sarà la prima riunione della Commissione per le riforme costituzionali (**).
Un organo di saggi che coadiuverà Parlamento e Governo nell'elaborare proposte di modifiche alla Costituzione.
Un gruppo di saggi era già servito per tenere tutti buoni prima delle elezioni.
Adesso ne arrivano altri che, esperti di diritto, economia e chi più ne ha più ne metta, estrarranno dal loro cilindro chissà quali meraviglie.
Ora io voglio prescindere dalla opportunità o meno di cambiare la Carta costituzionale (dico solo che forse si dovrebbero invece eliminarne le modifiche successive al 1980 o giù di lì).
Voglio sottolineare un'altra cosa.
Abbiamo votato o non abbiamo votato, con quelle libere elezioni che il sangue di nostri fratelli ci ha garantito?
E allora perché proprio coloro che abbiamo eletti non sono essi gli incaricati in prima persona, se lo ritengono opportuno, di predisporre eventuali riforme?
Per cosa li abbiamo eletti a fare?
Guardate bene anche voi, perché io potrei sbagliarmi, ma credo che, dentro la Commissione dei 35 nuovi saggi (esulta l'Università di Milano, che 3 sono suoi docenti!), i parlamentari eletti dal popolo saranno al massimo 6/7.
Sembra tutta una finzione.
Il buon senso e la saggezza sono altrove...
seriamente preoccupato
cambiare le carte in tavola