Cerca nel blog

mercoledì 18 novembre 2015

Il Buon Selvaggio

Se il massacro ai danni di Charlie Hebdo poteva essere interpretato come una rappresaglia terroristica verso un nemico virtuale ma ben identificato, il sangue al concerto e allo stadio sono la bomba tirata sull'ospedale.

Sono i barconi dei disperati presi a cannonate anziché tirati a riva.

Niente da comprendere.
Nulla da spiegare con analisi erudite di rapporti causa-effetto.

Li abbiamo armati noi?

Beh, anzitutto nessuno dà fuoco alla casa del proprio spacciatore e poi, se ben ricordo, Beretta, Glock ecc non sfornano cinture esplosive.

Ma anche così fosse, la dobbiamo smettere con questo autolesionistico senso di colpa che affonda le radici ormai fetide in un eurocentrismo deforme.
Come pretendessimo di essere sempre noi i protagonisti assoluti, prima con l'aggressione colonialista ed ora con la sindrome da capro espiatorio.

Squallida esibizione di un paternalismo senza fine verso mediorientali, africani ecc, come se gli extraeuropei non fossero all'altezza di distinguere il bene dal male.

Come si trattasse di poveri selvaggi incivili ed "irresponsabili", nel qual caso non si capisce che senso avrebbero i nostri continui appelli e firme contro lapidazioni ed impiccagioni di massa  a mezzo gru.

Come se avessimo colonizzato e schiavizzato certe popolazioni con il potere delle armi ma anche con il potere divino di estirparne il discernimento per i secoli a venire.


odissea all'alba
73 anime perse
uno schifo contro due donne
licenza di satira la bestemmia la legge e gli innocenti

Nessun commento:

Posta un commento