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martedì 1 marzo 2016

Tutela Universale

- Ho già avuto modo di scrivere come la penso circa l'ipergiuridismo oggi imperante attraverso miriadi di leggi e sentenze.
Come la maledizione di Re Mida, esso trasforma in denaro tutto ciò che tocca, dando un prezzo alla sofferenza degli agonizzanti (*) e monetizzando la perdita di un figlio fanciullo (*).

- Ho altresì già illustrato (*) come contraddittoriamente manchi, nel nostro sistema, ad eccezione forse della sanità, un diritto generalizzato, universale, incondizionato, ad una sopravvivenza dignitosa, che significa cibo, alloggio, formazione per tutti, assistenza per disabilità permanenti.
Di certo nella mente dei nostri governanti e legislatori, così come anche in quella di molti cittadini, una tutela di questo genere viene ricompresa tra quei "diritti sociali" (*) che entrano in vigore solo se c'è la copertura finanziaria...


Vi è uno stridente contrasto tra le situazioni descritte nei punti precedenti.

Da una parte si quantifica in denaro ogni elemento dell'umana sofferenza, dall'altro la persona viene lasciata in balìa degli eventi socio-economici o delle avversità naturali.


Così vi sono famiglie ridotte in miseria che non possono usufruire di ammortizzatori sociali, sempre condizionati ("ci dispiace, le mancavano solo due settimane")  a requisiti astrusi e incomprensibili se non da parte di astuti profittatori.


uomini e prezzi

trattamento base (welfare reloaded)

diritto di niente

povere colf

una egoistica solidarietà sarebbe già tanto