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martedì 25 febbraio 2020

Rispettare la Paura

Non riesco a raggiungere il sito della Regione e mi si gela il sangue, come ieri sera a fare un po' di spesa di riserva insieme a tanti altri, ché a breve le forniture scarseggeranno, perché tutti abbiamo paura di questa epidemia di Coronavirus chiamato Covid-19.

La paura è come una valanga, cresce sempre più e diviene rovinosa, è inarrestabile perché si alimenta di se stessa.

La paura è una di quelle cose strane ma rispettabili, proprio come un handicap o una disabilità, che "chi le ha è come tutti gli altri" purché non capiti a me (che allora chiederei il suicidio assistito).

La paura è lo stato d'animo che ci salva di fronte a un pericolo, nasce dalla parte più primitiva del cervello, ci unisce tutti senza distinzioni e merita il massimo rispetto.

Ma, come per tutti i sentimenti basilari di sopravvivenza, quando non viene mediato dalla cultura sociale e dalla civiltà "umana" essa diventa spietata e autodistruttiva.

La paura che biechi politicanti hanno cavalcato per spingere tanti di noi ad abbandonare su barconi in mezzo al mare altri esseri umani, è la stessa paura che oggi spinge quei tanti a ringhiare ed inveire contro le massime istituzioni.

La stessa paura irrazionale di essere invasi dagli africani e dai musulmani in arrivo dal Sud sulle carrette del mare, oggi li spinge, quei nostro medesimi compatrioti, a dare l'assalto alle casse del centro commerciale per conquistarsi un barattolo di pomodori.

Va fatta una distinzione certo, tra gli sciacalli che strumentalizzano questi terrori a
fine di mercimonio politico e chi la paura la vive subendola e si aggrappa al primo relitto o al primo carrello che vede pur di non affogare.

Tante volte ne ho parlato.

Fatta necessaria la salvezza di vite umane e della loro dignità, maggiore attenzione andava posta alle paure dei timorosi, senza lasciarli preda al bastone degli sciacalli.

I timore non possono essere ignorati o sbeffeggiati, i timori vanno ascoltati, compresi, indirizzati e mediati sino ad ottenere un onorevole compromesso.

Rispetto per chi, senza alimentarla a proprio profitto, aveva paura dei profughi di Libia e rispetto per chi corre oggi ad accaparrarsi l'ultimo pacchetto di farina

La paura è ineludibile, è uno sgradevole compagno di viaggio che ci accompagnerà sempre fedelmente, se solo avremo saputo addomesticarla.


S-Memoria (Una Persona Fortunata)

Solidarietà Nazionale

lunedì 24 febbraio 2020

Solidarietà Nazionale

Sorvolare sul passato e sostenere adesso le pubbliche istituzioni



Non risparmiare elogi anche solo parzialmente meritati, ché servono di incoraggiamento e di coesione



Evitare critiche che non siano indispensabili


Rispettare la paura

S-Memoria (Una Persona Fortunata)

venerdì 21 febbraio 2020

Giustizia Criptica 1

Tra tutti i settori della burocrazia, quello della giustizia (assieme alla sanità) è la maggior fonte di preoccupazione per il cittadino.

Come la sanità, può alleviare o schiacciare.

Per tali motivi, sono temi sui quali la pubblica istituzione dovrebbe esser il più possibile precisa e chiara nelle sue comunicazioni, quando indirizzate non ad un professionista, ma ad un cittadino semplice e non necessariamente esperto di legge.

Succede esattamente il contrario, addirittura nel caso di procedimenti penali, argomento quanto mai delicato e fonte di preoccupazione per il "comune cittadino" in questione, a meno che l'Autorità presuma di rivolgersi a loschi personaggi rotti ad ogni comportamento fuorilegge.

Così, solo per fare un esempio, non è affatto rispettoso far pervenire inviti a presentarsi di persona presso una stazione dei Carabinieri (il prima possibile ma previo appuntamento…) "per questioni di giustizia", senza alcuna precisazione.

Certo nessuno si aspetterebbe una chiacchierata da bar, ma neppure, presentatosi all'appuntamento coscienziosamente e con preoccupazione fissato, di dover rendere, su formulazione di ben precise domande inerenti specifici fatti che il cittadino in questione, ignaro ed inerme, non ha avuto occasione di richiamare alla memoria, di dover per l'appunto rendere al Carabiniere, in pochi minuti, dichiarazioni su determinati fatti.

Fatti che potrebbero risalire a parecchio tempo addietro e sui quali, nel caso il convocato sia parte offesa, ti informano che è obbligatorio rispondere ai sensi dell'art. e dell'art. comma ecc.

Se invece tu sei semplicemente "persona informata sui fatti" (chi l'ha deciso che conosci le circostanze?) ma congiunta e convivente, il cortese Carabiniere, che opera su delega della Procura, ti avvisa che, sempre ai sensi dell'art. ecc puoi anche astenerti in quanto puoi avvalerti della "facoltà di non rispondere".


Un normale sabato pomeriggio per comuni cittadini rispettosi, se non timorosi, della pubblica autorità.


Fine Pena: Mai (Giustizia Assoluta)

Etilometro Vs Autovelox