L'uccisione del 37° militare italiano in Afghanistan è perlopiù relegata in fondo alla prima pagina.
Dev'essere un confine molto sottile, che una volta superato ci fa relegare in un angolo sempre più ristretto le cose giuste e lascia tracimare il male.
Spero che ci riappropriamo al più presto del senso della misura, perché altrimenti notizie simili (che spereremmo di non sentire più) diverranno trafiletto da pagina interna.
cause di morte (i dettagli dopo)
il prezzo del dolore
elezioni 2018 - I: le difficoltà elettive
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