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domenica 12 luglio 2020

Parole Incaute

Leggiamo che il Ministro dell'Interno ha pubblicamente espresso, più volte e con tutti i crismi dell'ufficialità, le proprie preoccupazioni riguardo al prossimo autunno.

Previsioni fosche, in apparenza di stampo umanitario perché inerenti una crescente povertà, con correlato stato di bisogno di un sempre maggior numero di cittadini e famiglie, in conseguenza della pandemia.

Previsioni ancora più fosche nella esplicita previsione di criminalità e disordini come corollario dello stato di bisogno.

Allarme giallo dunque per tutti coloro che vigilano sull'ordine pubblico.

Non mi pronuncio sulla credibilità di tali previsioni ma mi permetto un fermo dissenso sulla opportunità di renderle pubbliche.

La vera crisi economica da pandemia deve ancora manifestarsi, questo sì, e l'autunno è la stagione più probabile.

Ma chi ha responsabilità non solo tecniche ma soprattutto di governo, non può ulteriormente aggravare in ipotesi, sin da ora, con improvvide parole, una situazione di crescente disagio.

E poi hai visto mai che, anche chi finora aveva avuto intenzioni sempre pacifiche, inizi a farci un pensierino...