Tutti a berciare contro partiti e sindacati, ormai fa tendenza arricciare il naso disgustati solo a sentirli nominare, quei covi di corrotti e parassiti.

Anche dentro sindacati e partiti.
Ma essendo l'uomo un animale sociale, rifiutarne in blocco le aggregazioni vuol solo dire rinnegarne la natura e, con parecchio snobismo, propugnare uno stolido individualismo a vicolo cieco.
Coloro che sostengono questo suicidio sociale temo siano tutti poeti bucolici o arrivisti già arrivati.
C'è del marcio nei partiti come nei sindacati come nelle chiese come dentro le famiglie, e le persone normali ne hanno un po' disgusto e un po' compassione.
Solo gli spietati adepti di uno sterile individualismo si sentono e si mostrano sempre tutti candidi e puliti.
puri e spietati
liberi di non esserlo