Credevamo che il progresso scientifico e tecnico ci stesse liberando.
Pensavamo che i nostri "privilegi" si sarebbero traformati in diritti per tutta l'umanità.
Illusi che il lavoro fosse un mezzo di realizzazione e sviluppo,
il fondamento del nostro essere nazione.
Scopriamo che il lavoro può ancora essere degradato a ricatto.
Può ancora assorbire e asservire a se stesso le vite di intere famiglie,
di famiglie di intere regioni dell'occidente industrializzato.
Non per il volere di un singolo maleducato,
di cattivi padroni che bestemmiano e ti fan fare tardi a cena.
Ma per editti emanati da società beneficenti,
da imprese di bandiera dal volto umano.
Da chi sa di avere il diritto e il potere per imporsi;
da chi forse crede anche di averne il dovere verso la collettività.
In cambio di tasse ed incentivi con cui quella collettività per decenni l'ha sostenuto.
togliere ai poveri e lasciare ai ricchi
non autosufficienza dell'anziano
il fattore umano
made in Italy
ogni 150 anni
grande manifestazione
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