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giovedì 10 febbraio 2011

Ogni 150 Anni

Viva preoccupazione espressa dai vertici Confindustria in merito all'istituzione, solo per quest'anno, di un'ulteriore festività: la celebrazione, il 17 marzo, dei 150 anni dell'unità d'Italia.
Si paventa un aggravio per le imprese, accresciuto dal fatto che essendo il 17 marzo giovedì, molti faranno il "ponte" (ma noi si credeva che il venerdì casomai sarebbe stato un giorno di ferie).

Qualcuno si azzarda anche a quantificare le perdite delle aziende come fa Mario Deaglio su La Stampa, secondo il quale non si tiene conto dei costi che una simile proclamazione avrà su imprese che possono contare su 200-250 giorni di produzione all’anno e quindi perderanno lo 0,4-0,5 per cento della produzione annua, da retribuire comunque (finalmente una stima verificabile: 100/250=0,4).

Ma io vi dico, cari industriali, non vi preoccupate troppo; perché prendersela sempre col Governo, che stavolta l'ha pensata giusta?
Non vi siete acccorti che Capodanno, 25 aprile, 1° maggio e Natale cadono in giorni non lavorativi, e che simili convergenze accadono più spesso che ogni 150 anni?

togliere ai poveri e lasciare ai ricchi
stabilimento Giambattista Vico
financial masters 
giovane regina e vecchi presidenti

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