Dopodomani mi ricovero per un nuovo intervento, il terzo in 12 mesi, conseguente a quello dell'ottobre scorso (*).

Mi avevano colpito, dopo la drammatica nottata, la compostezza e la dignità della moglie e delle figlie.
Ero rimasto attonito quando la signora, in attesa davanti alla porta, ancora chiusa per poter staccare le apparecchiature, mi aveva chiesto scusa per aver causato quella confusione, per il disagio che mi aveva arrecato,
Sono parole che spesso mi ritornano in mente.
E allora penso che siamo davvero un prodigio, che la vita è più forte di qualsiasi altra cosa!
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