Cerca nel blog

giovedì 3 febbraio 2011

Col Sudore Della Fronte

Riprendo un commento scritto da Ale qualche tempo fa in merito ad una discussione su donne-uomini e rispettivi diversi modi di intendere le cose.
Ale scrive tra l'altro che "la fedeltà, come la lealtà, l'onestà, il rispetto sono valori sempre meno conosciuti, non vengono più trasmessi da una generazione all'altra, si vive con una leggerezza e una superficialità tali che i valori sono pochi e altri".
Sono completamente d'accordo.
I "valori", alcuni immutabili altri legati anche ai tempi ed ai mutati modi di convivenza, sono comunque qualcosa che si impara.
Vengono trasmessi a noi come un deposito prezioso che a nostra volta dobbiamo interpretare e tramandare.

Tuttavia i valori, perché diventino parte del bagaglio personale di ciascuno, non possono soltanto essere enunciati od indicati.
Essi richiedono un lavoro di assimilazione.

Un lavoro che, come tutti gli altri, richiede fatica.
Ma sappiamo che a ciò su cui abbiamo faticato ci teniamo davvero.
Se anche un giorno decidessimo di buttarlo, non lo faremmo con superficialità.

Allora, mi va benissimo che col progredire le cose diventino più facili e in qualche misura più mutevoli, ma almeno per quelle che sono il riflesso di aspetti fondamentali del nostro essere, come la scelta e l'adesione ad un compagno di vita, dobbiamo tornare ad affermare che non si tratta di sottigliezze su cui si può sorvolare.

Ci sono cose su cui non si scherza, che non debbono essere trattate con superficialità e che dobbiamo guadagnarci col sudore della fronte.
Altrimenti è facile buttarle via per l'impulso di un attimo.

Quando notiamo la leggerezza con cui i nostri ragazzi  si prendono e si lasciano, dobbiamo chiederci: che cosa abbiamo tramandato loro del deposito lasciatoci dai nostri genitori.
Certo era giusto e doveroso sfrondare diverse cose, ma alla fine è rimasto qualcosa?

diritti pesanti per fragili spalle
diversamente fedele
67 lune
naked

Nessun commento:

Posta un commento