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lunedì 17 ottobre 2011

Questions About Faith


Con un articolo intitolato "Asking Candidates Tougher Questions About Faith" (*), il giornalista Bill Keller, già direttore ed oggi editorialista del New York Times, se ho ben capito pone il seguente interrogativo (siamo in campagna elettorale per le presidenziali USA).

Se un candidato affermasse di credere negli extraterrestri, che essi sono già fra noi ecc., non sarebbe ovvio e legittimo chiedergli come conosce questa circostanza, se è in contatto con gli alieni e cosa pensa di fare in proposito nel corso del suo mandato?
Poiché la risposta è una sola (si), Mr. Keller lamenta un'eccessiva ritrosia a porre analoghe domande, quando le stesse siano invece relative alle convinzioni religiose del possibile futuro Presidente.
Il giornalista vuole conoscere quali convinzioni abbia in merito il candidato, se ne ha e se influiranno sulle sue scelte politiche.

Mi sembra si tratti di una domanda più che legittima, purché sia allo stesso modo consentito chiedere se avranno peso nelle future decisioni i suoi orientamenti sessuali o le proprie abitudini alimentari (un presidente vegano potrebbe essere disastroso per l'industria della carne).

L'unica cosa che suona stonata è il paragone tra divinità ed alieni.
Credere o meno negli extraterrestri è lo stesso che credere o no alla fisica quantistica o ai neutrini: è questione di prove verificabili e ripetibili, come la scoperta dell'America.

Per quanto concerne invece il sentimento religioso, esso è nato con l'uomo, coinvolge oggi nelle sue "credenze" miliardi di uomini e da sempre include convinzioni (non verificabili né ripetibili) relative al Destino dell'uomo, al suo originarsi e al suo confluire in una realtà ultraterrena.

Non confondiamo "Trascendente" con "extraterrestre". 


bisognosi
non ci sono risposte, soltanto scelte
Voglio conoscere quale Dio si candida alla Casa Bianca
la nuova testimonianza
cartolina da Medjugorje 

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