Cerca nel blog

domenica 9 ottobre 2011

Domenica 9 Ottobre


Come ogni grande struttura, anche il grande ospedale non si regge se non con regole precise.

Uno dei momenti più delicati è quello di trasporto e distribuzione del vitto, che prevede corridoi sgombri da qualunque presenza umana ad eccezione degli addetti, il che porta spesso ad incontri stile “Mezzogiorno di fuoco”, col carrello delle vivande e gli sceriffi che fronteggiano a distanza il forestiero.

Ogni genere di personale ha la sua uniforme, e questo aiuterebbe a distinguere i diversi ruoli, ma devi essere un buon osservatore e quindi ci ho rinunciato da un po'. Per me le differenze consistono di impercettibili variazioni di taglio di giacche e camici ed in altrettanto impercettibili sfumature di delicati colori pastello.

Un diritto intangibile del ricoverato (almeno per fortuna in questo ospedale) è quello al letto, ma ci rinunceresti volentieri quando, mentre tutti gli altri devono uscire dalla stanza, tu puoi rimanere al tuo posto (e se ti hanno consegnato il vitto in pratica ci sei costretto) e mentre mangi, sul tuo Compagno Di Stanza vengono espletati i più temibili accertamenti eseguibili fuori di una sala operatoria.

Grazie infine al compagno di stanza indiano e alla sua famiglia, il soggiorno ha assunto un tono cosmopolita.
Un buon collega, lui e la figlia con abiti occidentali e moglie, nipote e suocera in abbigliamento indiano; veramente persone gradevoli, simpatiche e con un gran senso di umorismo.

Ma questo è accaduto alcuni compagni di stanza fa.

ritorno a casa
un granello di sangue 

Nessun commento:

Posta un commento