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lunedì 10 ottobre 2011

Stanotte


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Stanotte il mio compagno di stanza ha lottato a lungo.
Il signor Franco questi ultimi giorni è stato costantemente vegliato con amore da moglie e figliole.

Mani e fisico da lavoratore buono, anche le ultime ore dei suoi 66 anni le ha trascorse con delle donne.
Una squadra di sole donne, medici e paramedici, che prima ha tentato per ore di trattenerlo qua, e poi di riportarlo indietro con 40 minuti di massaggio cardiaco.
Efficienza, precisione e lucidità senza clamori.

Il signore Franco se n'è andato in silenzio, così come in silenzio era entrato tre giorni fa, al termine di una battaglia di ore tra natura e scienza che si è svolta a mezzo metro da me, con l'animo stretto pensando a lui lì e a moglie e figlie fuori della porta, alle quali mi sento di porgere delle condoglianze davvero “sentite” per aver da poco perso la mia mamma.

Il signor Franco ci ha lasciato, e anche stavolta l'Ospedale è stato alla propria altezza, nel rispetto per la famiglia, per il defunto, per il riserbo ed il decoro, ed infine per l'efficienza nel rendere la stanza nuovamente accessibile a me e al nuovo compagno arrivato dopo qualche ora.

Un ultimo saluto al signor Franco, che se n'è andato mentre fuori sorgeva un sole luminoso e i corridoi si animavano per il vociare dell'inizio del turno del mattino.

ritorno a casa
un granello di sangue 
cartolina da Lourdes 

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